Rivitalizzare centro storico e tessuto economico della città: la ricetta di Confesercenti Grosseto

Attraverso l’avvio di un percorso formativo pluriennale capace di stimolare l’accrescimento delle competenze del tessuto commerciale locale

Una rigenerazione commerciale per favorire lo sviluppo del commercio e dei servizi non solo del centro storico ma di tutta la città e combattere così la desertificazione del centro con conseguenti problemi di sicurezza anche a causa dei molti fondi sfitti.

È quanto Confesercenti Grosseto propone al sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, in una lettera inviata anche agli assessori Bruno Ceccherini e Fabrizio Rossi.
Proprio per rivitalizzare il tessuto commerciale e riattivare le relazioni tra le persone, Confesercenti propone un laboratorio di valorizzazione del commercio di vicinato che coinvolga l’associazione del Ccn centro storico Grosseto attraverso il ruolo attivo dell’Amministrazione comunale.

Nella lettera, a firma del direttore Andrea Biondi e del presidente Giovanni Caso, l’associazione degli esercenti propone un percorso formativo e di marketing territoriale, con l’obiettivo di trovare le strategie e i metodi per riportare i cittadini a fare spesa nel commercio di vicinato, riportando al centro storico la funzione di fulcro economico della città ed evitando che i Ccn si trasformino esclusivamente in soggetti associativi similari alle Pro loco, con il riduttivo scopo di organizzare eventi per stimolare la frequentazione sporadica delle vie e piazze del commercio cittadino.

Qual è la ricetta di Confesercenti? Avviare un percorso formativo pluriennale capace di stimolare l’accrescimento delle competenze del tessuto commerciale locale. Stimolare gli esercenti a lavorare in maniera aggregata creando gruppi di lavoro. Creare un calendario unico degli eventi programmati sul territorio. Identificare le prelibatezze tipiche locali perché siano proposte attraverso la ristorazione locale in eventi ad hoc che possano coinvolgere anche i produttori agricoli ed artigiani.

I negozi sfitti vanno visti come una risorsa come avvenuto in passato e come avviene in altre realtà: per la promozione museale, o come vetrina per produttori locali, magari con un utilizzo a tempo pagando solo le utenze, magari in periodi dell’anno specifici, come il Natale. Confesercenti propone tra l’altro una mappatura dei negozi vuoti.

Un’altra proposta di Confesercenti dedicata al centro storico è l’ampliamento della Ztl. « Sono numerosi gli esempi in cui la pedonalizzazione di aree cresce di pari passo alla riappropriazione della cittadinanza attiva dei luoghi degradati ed alla la (ri)fioritura delle attività di vicinato – affermano Biondi e Caso -. L’ampliamento della zona a traffico limitato andrebbe proposto gradualmente e con le giuste modalità. Ad esempio la creazione di un periodo ztl temporaneo (un fine settimana al mese) che prenda l’intero anello viario immediatamente esterno delle mura medicee.

Organizzare attività (gastronomiche, sportive, lo sbaracco, sfruttando i parcheggi vuoti). Spingere i cittadini ad arrivare in centro senza mezzi di trasporto a motore: a piedi o in bicicletta, creando una nuove abitudini».

Confesercenti rileva la necessità di politiche abitative per il centro storico che, oltre alla desertificazione commerciale soffre di un costante spopolamento. Per quanto riguarda l’attività turistica Biondi e Caso sottolineano la necessità di incrementare l’attrattività della città capoluogo attraverso l’enogastronomia, creando punti di interesse permanenti (ad esempio un Museo del vino e della gastronomia locale), o ancora con percorsi di trekking urbano, con l’apertura straordinaria dei musei, visite guidate calendarizzate e distribuite per tutto l’anno.

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