Confesercenti Arezzo: “Tartufi d’Etruria”, dal 6 fino a domenica 8 dicembre

Torna l’appuntamento con la manifestazione “Il Mercatale special edition Tartufi d’Etruria”

Torna l’appuntamento con la manifestazione “Il Mercatale special edition Tartufi d’Etruria”. Da questa mattina fino a domenica 8 dicembre con orario 9-19, sotto i portici di via Roma è in programma la Mostra Mercato del Tartufo aretino finalizzata alla promozione e alla valorizzazione del pregiato tubero fresco e trasformato. È la ventesima edizione organizzata da Confesercenti Arezzo insieme all’associazione Tartufai delle Valli Aretine, con il patrocinio del Comune di Arezzo e della Camera di Commercio di Arezzo-Siena.

“Le aziende presenti – sottolinea Lucio Gori per Confesercenti Arezzo – sono otto con gli stand dedicati al pregiato tubero. A farla da padrone saranno i tartufi di stagione, come il tuber magnatum Pico e gli altri ‘neri’ insieme ai loro prodotti trasformati tra cui risotti e polente. Non mancherà una selezione di operatori del Mercatale con mieli, marmellate e succhi di frutta, formaggi, salumi locali, farine e legumi”.

“Anche quest’anno – commenta Enzo Gori presidente dell’associazione Tartufai delle Valli Aretine – si potranno trovare ottimi tartufi freschi. La stagione di raccolta del tartufo bianco è stata condizionata dalle diverse condizioni meteo che si sono avvicendate”.

“L’associazione Tartufai delle valli Aretine – aggiunge il Presidente Enzo Gori – conta oltre 1.000 aderenti; le zone di maggior pregio dal lato della produzione sono chiaramente la valtiberina per il bianco, mentre lo scorzone o il tuberum estivum sono presenti in tutte le valli aretine con quantità diverse”.

Da quest’anno l’edizione è inserita nel progetto regionale “Vetrina Toscana”, promosso dalla Regione Toscana, coordinato da Toscana Promozione, realizzato a livello provinciale da Confesercenti con il contributo di Unioncamere Toscana e Camera di Commercio di Arezzo e Siena, finalizzato alla promozione di una rete aperta di produttori, botteghe e ristoratori toscani, che si riconoscono in un comune manifesto dei valori, offrendo prodotti, ricette tipici del nostro territorio.

“In questo contesto, Il tartufo e la sua filiera, – sottolinea Lucio Gori- rappresentano un’eccellenza della nostra regione. Pregiato e dal profumo inconfondibile, il tartufo era già conosciuto e apprezzato in epoca antica. Il suo aroma unico non era, infatti, sfuggito agli chef etruschi che lo utilizzavano per arricchire i loro piatti. Il prelibato alimento veniva abbinato a diverse tipologie di carne e a uova di cui erano golosi. Un accostamento culinario che sembra anticipare le tendenze gastronomiche contemporanee”.


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