Impresa Donna Confesercenti Modena sul 25 novembre: “Violenza di genere ‘silenziosa’ nel mondo del lavoro”

Nel 2025, in provincia di Modena, le imprese femminili sono il 21,7%, 0,2% in meno rispetto al 2024

Nonostante i progressi, la discriminazione di genere continua a rappresentare una barriera significativa per le donne nel mondo del lavoro, dipendenti o imprenditrici che siano. Dania Botti, Presidente Impresa Donna Confesercenti Modena: “Parità salariale, accesso al credito e strumenti di conciliazione vita-lavoro essenziali per sostenere la donna e il lavoro femminile”.

Le dipendenti incontrano ancora difficoltà nell’avanzamento professionale, con accesso limitato a posizioni di leadership e persistente differenza retributiva rispetto ai colleghi. Secondo i dati ISTAT del gennaio 2025, la differenza salariale media a parità di mansioni tra uomini e donne si attesta intorno al 15%. Ulteriori dati, rilevati dal Rendiconto sociale dell’Inps presentato a ottobre, mostrano che nel nostro Paese una lavoratrice del settore privato nel 2023 ha guadagnato in media il 25% in meno dei propri omologhi uomini. Secondo la recente ricerca, condotta dal gruppo Hearst e da CRILDA dell’Università Cattolica, il gender pay gap aumenta progressivamente fino a impennarsi verso fine carriera, superando il 30%. Un fenomeno chiamato “soffitto di cristallo”, che ostacola l’accesso delle donne a posizioni apicali. Inoltre, carriere discontinue e basse retribuzioni favoriscono l’abbandono del lavoro e, in ogni caso, portano a ridotte contribuzioni previdenziali con conseguenti trattamenti pensionistici più bassi, penalizzando qualità della vita e sicurezza economica delle donne anziane.

Anche le piccole imprenditrici trovano difficoltà nel superare gli stereotipi che le vedono meno adatte alla gestione aziendale e si trovano spesso penalizzate nell’ottenere finanziamenti: una recente indagine Unioncamere-OCSE ha evidenziato che hanno un tasso di accesso al credito inferiore di circa il 20% rispetto agli uomini, con condizioni di finanziamento più rigide e tassi mediamente più elevati.

Nella nostra Provincia, dati CCIAA del secondo trimestre 2025, le imprese femminili attive scendono dello 0,2%, pari a 21 imprese in meno, rispetto al 2024. Anche se rimane stabile la quota sul totale imprese (21,7%, poco superiore al dato regionale del 21,4%) questa si conferma minoritaria. Pur in presenza di una base imprenditoriale femminile solida, anche nel nostro territorio permangono evidentemente difficoltà strutturali che limitano la crescita e la competitività delle imprese guidate da donne, penalizzandole e limitando lo sviluppo e l’innovazione dell’intero tessuto economico.

“Le imprenditrici e le lavoratrici rappresentano una risorsa insostituibile per la crescita del Paese e del territorio. Dobbiamo considerare una forma di violenza anche gli ostacoli posti al talento femminile da barriere culturali o economiche, che limitano la loro autonomia e impoveriscono il loro futuro. Occorre un impegno concreto delle istituzioni per rafforzare le politiche di parità salariale, promuovere programmi di mentoring e formazione dedicati, facilitare l’accesso al credito e favorire strumenti di conciliazione vita-lavoro. Sostenere le donne significa sostenere l’innovazione, la competitività e la giustizia sociale.” afferma Dania Botti, Presidente Impresa Donna Confesercenti Modena.

Leggi le altre notizie Confesercenti dal territorio

L’articolo Impresa Donna Confesercenti Modena sul 25 novembre: “Violenza di genere ‘silenziosa’ nel mondo del lavoro” proviene da Confesercenti Nazionale.

Condividi
Confesercenti Toscana
Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.