Assoviaggi Confesercenti Salerno traccia le rotte del nuovo turismo, Report Assoviaggi: criticità ed opportunità

Settore trainante per l’economia del territorio, il turismo è da sempre considerato decisivo per chi, come Confesercenti, si spende in prima linea per la sua crescita

Analizzando gli ultimi dati del 2023, si evince che l’andamento è stato nel complesso buono: molte le presenze in alta stagione. I mesi di spalla invece stentano ancora a decollare come dovrebbero, specie nel sud della Provincia – Cilento e Golfo di Policastro.

Indispensabile perciò implementare politiche, idee e prodotti turistici che abbiano come punto centrale l’attenzione al Genius loci di un territorio che merita di essere conosciuto certamente per il suo mare, uno dei più belli del Mediterraneo, ma anche per la sua immensa e troppo dimenticata ricchezza storica, artistica, archeologica, naturalistica e enogastronomica.

Le strategie di marketing per il mercato italiano e per quello straniero devono puntare a colmare il gap rispetto a realtà più organizzate dichiara Gisella Forte di Assoviaggi Confesercenti Salerno operatrice turistica del Cilento, Il focus è la strutturazione di un prodotto finito caratterizzato dall’originalità.

Sul fronte dei mercati da conquistare o dei nuovi clusters, prosegue la coordinatrice Gisella Forte, specie per il comprensorio del Parco Nazionale del Cilento, le proposte dovrebbero puntare al turismo green, sostenibile, culturale: clusters capaci di unire vantaggi economici a corretta fruizione di un Parco Nazionale che merita tutela e rispetto.

Riguardo ai nuovi clusters, il 2024 sarà l’anno dedicato a un trend in crescita: il Turismo delle Radici.
Questa fetta di mercato trova nel Cilento il suo luogo, potremmo dire, quasi naturale: soltanto negli ultimi due decenni dell’800 e nei primi due del ‘900, si stima che dal Cilento siano emigrate oltre 110.000 persone. Una vera diaspora, perché la stragrande maggioranza di queste persone non è mai più tornata.

Anche in questo caso, il vantaggio di un’offerta di qualità connessa a questo trend è sia economico che “morale”: da 150 anni, emigrazione e spopolamento sono piaghe sociali, economiche, affettive e identitarie nel Cilento. Non c’è famiglia che non abbia emigrati. Strutturare un’offerta che permetta a chi è andato via e ai suoi discendenti di ritrovare il filo delle origini è una rivincita, economica e emotiva: invece che terra da lasciare, terra a cui tornare.

Per tutto questo serve programmazione, coordinamento, professionalità: sfide ardue, ma indispensabili e noi di Assoviaggi Confesercenti siamo disponibili come sempre al dialogo anche istituzionale.

Sono perfettamente in linea con l’analisi della nostra coordinatrice Gisella Forte, dichiara il leader della Confesercenti Salerno Raffaele Esposito, Gisella è una professionista del settore “prestata” anche all’azione sindacale, vera risorsa della nostra organizzazione soprattutto per le aree del Cilento, Diano e Golfo di Policastro; ritengo che per il turismo delle radici bisognerebbe rendere maggiormente accessibili gli archivi delle nostre comunità anche in digitale per favorire ricerche da parte dei familiari che tornano nelle nostre comunità ed aprire gli archivi storici magari stimolando attività su suolo pubblico, perché ritrovare e ritornare alle “radici” possa essere anche una esperienza da vivere assieme al tessuto economico e sociale ritrovato e già raccontato da qualcuno della propria famiglia.

La nostra meravigliosa provincia salernitana è ricca di patrimoni UNESCO per i quali la nostra organizzazione sindacale e la nostra rete di Confesercenti ha da sempre lavorato a stretto contatto con le istituzioni favorendo le politiche che hanno portato al brand “Cilento” tra i più conosciuti in ambito Nazionale, un lavoro che viene da lontano e che oggi vede anche altre realtà finalmente lavorare ed accorgersi con ritardo della vera potenzialità della provincia a Sud di Salerno.

Il nodo delle infrastrutture resta una criticità che sarà presto risolta con le giuste politiche per l’aeroporto di Salerno che dovrà, conclude il Presidente Esposito, interessare anche gli aspetti della viabilità e della strada ferrata tirrenica riqualificandola e rendendola decorosa e veloce per le destinazioni a sud della provincia.

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