Bce: Cipollone, progetto pilota dell’euro digitale entro la metà del 2027

“Per quanto riguarda il lancio del progetto pilota, dipenderà da quando potrà essere presa la decisione finale. Se la legislazione dovesse essere approvata entro la fine dell’anno, il progetto pilota potrà partire entro metà 2027”.

Lo ha dichiarato Piero Cipollone, membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea, in audizione presso la commissione Economia del Parlamento europeo in merito al progetto dell’euro digitale.

“Per il progetto previsto appalto, e stiamo selezionando i fornitori”, ha aggiunto, “mentre per la stima economica, abbiamo una gamma che va dai 400 milioni al miliardo di euro”.

“Abbiamo avviato la fase di indagine nel 2021 e ora siamo a metà della fase di preparazione”.

“I massimali detenibili sono importanti per garantire la stabilità finanziaria ed evitare trasferimenti su vasta scala dai depositi bancari all’euro digitale, soprattutto durante le crisi”, ha sottolineato Cipollone, precisando che “entro la fine del 2025 il Consiglio direttivo della Bce deciderà se passare alla fase successiva del progetto, ma non prenderà alcuna decisione in merito all’emissione dell’euro digitale prima che l’atto legislativo sia stato adottato”.

“Abbiamo bisogno di un sistema di pagamento digitale forte”, ha spiegato ancora il componente del board della Bce, tornando a ricordare i vantaggi dell’euro digitale per il rafforzamento
della “sovranità e resilienza finanziaria” dell’Europa.

PAGAMENTI

I consumatori europei “potrebbero utilizzare l’euro digitale per tutti i pagamenti, ovunque nell’area dell’euro, anche quando fanno acquisti online. Con un euro digitale, effettuare o ricevere pagamenti sarebbe gratuito e facile come oggi usare i contanti. I consumatori dovrebbero utilizzare un solo dispositivo e ricordare solo una password”, ha sottolineato Cipollone. “Avere un unico mezzo di pagamento per tutte le circostanze renderebbe più semplice per gli utenti avere una visione d’insieme delle proprie spese”.

“È importante sottolineare – ha proseguito – che l’euro digitale cercherebbe di promuovere l’inclusione finanziaria digitale, garantendo che nessuno venga lasciato indietro. Sarebbe accessibile a
tutti in tutta l’area dell’euro, tramite un’app mobile o una carta fisica, in modo che tutti possano scegliere la tecnologia con cui si sentono più a proprio agio, indipendentemente dalla loro età o dalla loro conoscenza della tecnologia. Infine, un euro digitale offrirebbe la migliore protezione possibile della privacy e dei dati offerta dall’attuale tecnologia utilizzata nei grandi sistemi di pagamento”.

“Fin dall’inizio – ha concluso- garantire la privacy degli utenti è stato un obiettivo centrale del progetto dell’euro digitale. L’euro digitale sarebbe disponibile sia online che offline. Con la funzionalità offline, gli utenti godrebbero di una privacy simile al denaro contante. I dettagli dei pagamenti offline saranno noti solo a chi lo effettua e al destinatario. Anche per i pagamenti online faremo in modo che i dati personali rimangano di proprietà” di chi li fa. L’Eurosistema non sarà in grado di identificare chi fa l’operazione, né di collegarlo direttamente ai rispettivi pagamenti”.

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