Confesercenti Siena: tra diagnosi e cura, contro il tumore frontiere ambiziose

Un pomeriggio che lascerà traccia, nel ricordo di Graziano Becchetti

“Fosse qui con noi ci guarderebbe con il suo consueto sorriso, ricorrente come l’attenzione per gli altri. Un’attitudine che continua a lasciare traccia: questa iniziativa ne è la testimonianza”.

Così Leonardo Nannizzi, Presidente di Confesercenti Siena su Graziano Becchetti, suo predecessore 10 anni fa, al tempo dell’improvvisa scomparsa.

E’ nel suo ricordo che Lega Tumori Siena e Confesercenti hanno dato vita martedì pomeriggio a Siena a “DALLA DIAGNOSI ALLA CURA – le nuove frontiere della lotta ai tumori”, un evento di informazione e sensibilizzazione rivolto alla cittadinanza, nell’auditorium dell’’associazione di categoria.

Una cura “che vada oltre la cura, considerando sempre più anche gli aspetti relazionali e sociali” secondo l’invito di Giuseppe Giordano, Assessore alla Sanità del Comune di Siena intervenuto in apertura assieme alla Presidente della Commissione Sanità del Comune, Francesca Cesareo.

Ed una diagnosi che è migliore se è precoce, e supportata da tecnologie all’avanguardia: come l’Abus o ecografia automatica, recente novità di imminente arrivo in viale Europa a Siena, secondo le anticipazioni del Direttore generale Lilt Siena Luigi Gualtieri.

Una nutrita rappresentanza del team di specialisti in forza alla Lega si è susseguita negli approfondimenti: il dottor Sandro Carletti, primario di Neurochirurgia di Villa Ulivella Firenze, che ha evidenziato l’importanza di cogliere sintomi di anomalia (i cosiddetti “red flags”) ed ha illustrato le applicazioni concrete delle più recenti tecniche contro le neoplasie cerebrali, ad esempio il Neuronavigatore.

Analogo excursus, ma relativo ai tumori al seno, quello condotto dal Dottor Andrea Stella, Responsabile della Senologia Lilt: Cesm, ecografia mammaria e l’attesa Abus sono gli episodi più recenti di un percorso evolutivo cominciato per Siena nel 1957, con il primo ecografo al San Maria della Scala.

“Nel 2023 sono stati 50mila i nuovi casi di tumore al colon – ha poi quantificato il Responsabile Endoscopia, Carmine Mellone. Ma la mortalità è andata diminuendo, con circa il 65 per cento dei casi di sopravvivenza a 5 anni. Numeri incoraggianti che potrebbero essere ancora migliori, tenendo conto che solo il 40 cento degli individui tra 50 e 70 anni sostiene l’esame del sangue occulto, che è la migliore via per la diagnosi precoce”.

Per chi è colpito da questa patologia si profilano nuove chance anche grazie all’immunoterapia: “il 20 per cento dei pazienti colon ha caratteristiche propizie per trovare benefici duraturi, evitando l’intervento chirurgico – ha testimoniato il Professor Michele Maio, Responsabile della specifica Unità operativa All’AOS Le Scotte di Siena – per i prossimi 2-3 anni su altre forme di tumore ci aspettiamo applicazioni notevoli”.

Un auspicio rilanciato con favore da Leonardo Nannizzi in conclusione dell’evento, cui erano presenti anche la moglie e la figlia del compianto Graziano Becchetti.

 

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