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Confesercenti Toscana incontra la Commissione per le Questioni Regionali.

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Oggi la Commissione bicamerale per le Questioni Regionali ha incontrato le organizzazione datoriali della Toscana per la sua settima tappa del ciclo di audizioni sull’indagine conoscitiva sui Lep. Per Confesercenti toscana è intervenuto all’incontro il Presidente Nico Gronchi.
La Toscana da anni è in testa alle classifiche per il Lep, il livello essenziale di prestazioni nei servizi, e fra i primissimi posti in Italia nei Lea, il livello dei servizi essenziali di assistenza in ambito sanitario.

“Oggi il tema dei servizi nelle aree più distanti e spopolate diventa centrale se si vuole ragionare della autonomia differenziata che il governo e il Parlamento stanno portando avanti.” Dichiara Nico Gronchi.

“Il lavoro di analisi della Commissione per le questioni regionali sulle realtà presenti nelle varie regioni italiane, non deve fermarsi all’apparenza, ma deve tener conto delle tante Toscane presenti sul territorio e che oggi si confrontano sul tema dei servizi. In Toscana, per esempio, abbiamo sia città relativamente grandi, come Firenze in cui vivono 350.000 abitanti ma che deve gestire la pressione di oltre 20 milioni di turisti, che città con poche centinaia di abitanti che devono riuscire a garantire un livello efficace e quantomeno equivalente di servizi.

Questa è una sfida gigantesca per una regione che ha importanti differenze al suo interno e che vive un momento in cui stanno chiudendo molti sistemi di servizi, dalle banche alle poste. Nei territori in cui mancano gli hub dei servizi, le tecnologie ci permettono di sopperire alle carenze locali e di fare molto nella prestazione di servizi ai cittadini utilizzando, per esempio, la rete del commercio di vicinato. L’esperienza dei tabacchi in questo è stata pioniera: grazie all’uso delle tecnologie hanno aumentato i servizi erogati non limitandosi più alla vendita di merci in loco. In futuro potremmo immaginare il commercio di prossimità, con gli empori polifunzionali o forme simili, come luoghi in cui si possono erogare servizi anche in aree più piccole e disagiate della nostra regione aumentando i livelli di prestazione sul territorio.”

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