Si è riunito il 14 dicembre us, a cura della competente Direzione Generale del MASE, il Comitato tecnico di ristrutturazione della rete distributiva dei carburanti istituito con DM 17 gennaio 1990 e ss. modificazioni, in relazione alle istanze per accedere al Fondo indennizzi di cui all’art. 6 DLGS 32/98 e ss. integrazioni.
Il Ministero ha comunicato che le attività del Fondo Benzina gestito dalla ex Cassa Conguaglio GPL (DM 7 agosto 2003) confluita in Acquirente Unico (OCSIT) ai sensi della Legge annuale ‘Concorrenza’ n. 124/2017 e ss., al netto degli indennizzi da erogare ai gestori, dell’accantonamento a fondo spese e degli accantonamenti deliberati in relazione al pagamento dei contributi per costi ambientali (DM 19 aprile 2013 e DM 3 dicembre 2014) sono riprese secondo programma.
Le Federazioni dei Gestori hanno fatto presente le aspettative della categoria e del reiterato rinvio di svariate domande di indennizzo la cui completezza istruttoria risulta tuttora sospesa nelle more di acquisire dalle Società concessionarie il previsto “modello B” (art. 6 citato DM 7 agosto 2003).
Per far fronte a queste difficoltà organizzative che rallentano il perfezionamento delle pratiche le Federazioni dei gestori hanno proposto alla Direzione di voler sbloccare le pratiche interpellando l’Anagrafe Carburanti di cui alla richiamata Legge 124/2017 ss., quale strumento già operativo per i Titolari di autorizzazione ed utile ad attestare – tramite riscontro incrociato ed oggettivo con i competenti Enti locali e con l’Agenzia delle Dogane – l’effettiva e definitiva chiusura alle vendite dell’impianto di distribuzione.
Il Ministero ha poi aggiornato il Comitato sullo Stato della Rete di distribuzione carburanti sul territorio nazionale, illustrando tramite apposite Slides un Report, contenente dati di notevole interesse (impianti ed erogazioni anno per anno, media annuale dell’erogato stimata in un milione di litri da parte dei punti vendita chiusi al 2022/2023, presenza di circa 47.228 colonnine elettriche etc.) e funzionale tra l’altro ad appurare l’esatta ubicazione di impianti che rivestano funzione di “pubblica utilità” in quanto collocati nelle Comunità montane, nei piccoli Comuni e nelle aree periferiche”.
Il Report, qualora ritenuto utile per ulteriori approfondimento può essere richiesto alla segreteria Faib – [email protected] unitamente al dettaglio delle pratiche esaminate e in corso di definizione.
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